L’iperplasia gengivale (o ipertrofia) è una condizione che si presenta con l’ingrossamento anomalo delle gengive, fino a coprire intere parti del dente. Talvolta, possono essere presenti altri sintomi come: gonfiore, dolore, difficoltà nella masticazione, ipersensibilità, alitosi e sanguinamento delle gengive.
Solitamente, è provocata da un’infiammazione delle gengive, causata da una proliferazione batterica all’interno della bocca e dall’accumulo di placca e tartaro. Spesso, infatti, l’iperplasia gengivale è la conseguenza di errate abitudini di igiene orale. In alcuni casi, però, può essere provocata da patologie pregresse (come diabete e Hiv), assunzione di farmaci, caratteristiche genetiche o disturbi ormonali.
A seconda delle cause e delle condizioni del paziente, il dentista può indicare diversi trattamenti per la cura dell’iperplasia gengivale, tra cui:
- Cura farmacologica.
- Chirurgia orale.
- Igiene orale professionale.
Quali farmaci usare per curare le gengive gonfie?
Il trattamento farmacologico è sempre prescritto dal dentista e può variare in base alle condizioni del paziente, lo stadio della patologia e le cause che l’hanno provocata. Solitamente, la cura indicata dal dentista ha l’obiettivo di debellare l’infezione e spegnere il processo infiammatorio in corso.
In questo senso, le principali cure farmacologiche consistono nella somministrazione di:
- Farmaci antibiotici per eliminare l’infezione batterica.
- Farmaci antinfiammatori per spegnere l’infiammazione e ridurre il gonfiore delle gengive.
- Farmaci analgesici o antidolorifici per dare sollievo al paziente e ridurre il dolore.
Questi farmaci possono essere applicati direttamente sull’area interessata, sottoforma di gel o collutori, o possono essere assunti per via orale, tramite pastiglie o compresse. Tuttavia, la cura farmacologica potrebbe essere insufficiente, rendendo necessario un intervento chirurgico.
Curare l’iperplasia gengivale con la chirurgia
Come detto, l’iperplasia gengivale può essere provocata da un accumulo di placca e tartaro sulle gengive. Nei casi più acuti, le sedute di igiene orale professionale potrebbero essere insufficienti. Ecco perché il dentista potrebbe ricorrere a un intervento che consiste nella rimozione chirurgica della placca annidata sotto le gengive (nelle cosiddette tasche parodontali) e nel riposizionamento del tessuto in una posizione più arretrata.
Un’altra possibilità è la gengivectomia: un intervento chirurgico volto a rimuovere e rimodellare parte del tessuto gengivale. Solitamente è un’operazione poco invasiva, della durata di circa un’ora e svolta in anestesia locale. L’intervento viene effettuato mediante bisturi, laser o elettrochirurgia. Quando l’operazione riguarda l’area intorno a un solo dente, può essere eseguita in un’unica seduta, ma quando il tessuto gengivale da asportare è particolarmente voluminoso, possono essere necessarie più interventi.
Solitamente, la gengivectomia prevede i seguenti passaggi:
- Anestesia locale.
- Pulizia dell’area con collutori disinfettanti.
- Rimozione del tessuto in eccesso.
- Rimodellamento dei nuovi contorni gengivali e applicazione di punti di sutura.
I giorni successivi l’intervento chirurgico, è consigliato seguire alcuni comportamenti, per agevolare il processo di guarigione come:
- Assumere farmaci antidolorifici e antibiotici, se indicato dal medico.
- Evitare alcolici e fumo.
- Mangiare alimenti morbidi e tiepidi.
- Non spazzolare l’area interessata dall’intervento, ma pulire mediate l’uso di cotton fioc e acqua ossigenata.
Come prevenire le gengive gonfie
Il rimedio più efficace per combattere l’iperplasia gengivale è la prevenzione, soprattutto quando la patologia è provocata da un’infezione batterica. In questo senso è consigliato:
- Seguire corrette abitudini di igiene orale: spazzolare i denti dopo ogni pasto e utilizzare il filo interdentale per rimuovere i residui di cibo tra i denti.
- Effettuare regolari visite di controllo dal dentista.
- Sottoporsi a periodiche sedute di igiene orale professionale (detartrasi).
- Smettere di fumare.
- Evitare il più possibile bevande e cibi troppo zuccherati.
- Tenere sotto controllo le condizioni di salute generale.