I nostri denti sono un tesoro prezioso da preservare con cura perché, quando sani, ci permettono di mantenere in salute l’intero organismo, magari fino alla vecchiaia. Per questo la prevenzione – sotto forma di visita odontoiatrica di controllo – dovrebbe essere una buona consuetudine da praticare una volta ogni sei mesi. Questo perché alcuni problemi dentali, sebbene gravi, possono subdolamente passare inosservati. È il caso ad esempio del granuloma dentale, una condizione di infiammazione cronica di una parte precisa del dente, ovvero l’apice radicolare, che talvolta può anche essere asintomatica.
La prevenzione in questi casi è davvero l’arma fondamentale alla quale affidarsi. Infatti, attraverso la visita odontoiatrica il dentista si potrà accorgere della presenza di un granuloma dentale, condizione che non va assolutamente trascurata perché potrebbe portare alla perdita del dente stesso.
Ma cos’è nello specifico un granuloma dentale, quali sono le cause alla base della sua formazione e da cosa ci si può accorgere di avere un granuloma? Inoltre, quali sono le cure da mettere in atto per rimuoverlo e quanti tipi di granuloma dentale ci sono? Scopriamo di più nei prossimi paragrafi.
Cos’è un granuloma dentale
Il granuloma, non è altro che un’infiammazione cronica dell’apice radicale, ovvero la parte più estrema della radice del dente e dei tessuti circostanti. Per questo quando si parla di tipi di granuloma dentale più spesso si usa il termine generico “granuloma apicale”.
Come nella maggior parte delle infiammazioni che colpiscono denti e gengive, anche nel caso del granuloma dentale i responsabili dello stato infiammatorio cronico sono i batteri.
Quando i batteri riescono ad entrare nel dente e a raggiungere l’apice radicale a causa di carie, scheggiature o fratture dentali, ecco che si scatena l’infiammazione che dopo un primo periodo acuto diviene cronica causando la formazione di un granuloma. L’elemento che deve destare preoccupazione è che in questo processo di formazione a parte la prima fase acuta, che può essere caratterizzata da dolore, solitamente il paziente è asintomatico. Ecco perché è essenziale sottoporsi a visite di controllo periodiche
Quali sono le cause del granuloma dentale?
Tra le cause più frequenti in grado di portare alla formazione di un granuloma dentale troviamo, le carie in stadio avanzato e la necrosi pulpare da trauma.
In tutti i casi è la polpa dentale ad essere compromessa dall’azione dei batteri o da un insulto di tipo traumatico eccessivo e a portare alla nascita dei vari tipi di granuloma dentale
Come riconoscere un granuloma dentale
Esistono almeno tre tipi di granuloma dentale, ciascuno dei quali avrà sintomi più o meno accentuati.
- granuloma dentale semplice: la sua manifestazione tipica è una forma tondeggiante posizionata intorno all’apice della radice del dente composta da tessuto di granulazione piuttosto infiammato.
- granuloma ascessualizzato, dove al granuloma tondeggiante al fondo della radice si associa una raccolta di liquido e pus che drena nei tessuti circostanti e può spurgare attraverso un piccolo foro sulla gengiva
- granuloma suppurato, costituito da un tessuto di granulazione estremamente infiammato e sempre associato ad un ascesso dentale acuto con forte dolore. Difficile, dunque, non accorgersene o ignorarlo.
Granulona dentale: sintomi
In fase iniziale purtroppo possono non presentarsi sintomi e questo può ingannare il paziente che, non sentendo dolore o fastidio, finisce perno rendersi conto del problema e farlo peggiorare. Ecco perché una visita di controllo periodica può escludere la presenza di un granuloma silente e permettere al dentista di intervenire in modo tempestivo e precoce in caso di problemi.
Il granuloma, infatti, se non curato immediatamente, con il tempo può crescere ed espandersi fino a dare origine ad un ascesso. Invece, con un semplice esame radiografico, il dentista può accorgersi subito della presenza di un eventuale granuloma e mettere in atto la terapia più opportuna.
Terminata la fase silente, infatti, i sintomi dei vari tipi di granuloma dentale sono piuttosto evidenti e fastidiosi e comprendono mal di denti intenso, gonfiore gengivale e un forte dolore in tutta la zona. Il dolore è tale che a quel punto non resta che rivolgersi al proprio dentista di fiducia.
Cosa fare in caso di granuloma dentale
Una volta accertata la presenza di un granuloma dentale, cosa fare? Senz’altro il dentista, dopo aver effettuato un esame radiografico di controllo, saprà valutare la terapia più opportuna a seconda della situazione infiammatoria e dello stato di compromissione del dente colpito.
Le cure possono essere medicinali (ma risolvono solo temporaneamente la problematica che si ripresenterà dopo pochi giorni) o odontoiatriche. Tra le cure medicinali c’è senz’altro l’uso di antibiotici per arginare ed eliminare i batteri responsabili del granuloma. L’antibiotico di per sé non basta e non risolve il problema se non associato alle cure odontoiatriche del caso.
Si dovrà intervenire sul dente attraverso una devitalizzazione o, nei casi più estremi, attraverso l’estrazione del dente stesso. Sarà l’odontoiatra a valutare, caso per caso, la terapia migliore da mettere in atto.