L’implantologia dentale permette di sostituire denti mancanti, ripristinando la naturale funzionalità masticatoria e l’equilibrio estetico del sorriso. Gli impianti dentali vengono inseriti chirurgicamente all’interno dell’osso, sia nell’arcata superiore sia in quella inferiore. Sono delle radici artificiali in titanio, sopra le quali viene applicata una corona realizzata con diversi materiali, come zirconio o ceramica.
Ma come funzionano gli impianti dentali? Come vengono inseriti e realizzati?
Come funziona un impianto dentale?
Gli impianti dentali sono i dispositivi con cui si effettuano i trattamenti di implantologia, quando occorre sostituire dei denti che sono andati perduti, a causa di patologie o in seguito a un’estrazione. L’obiettivo degli impianti dentali, dunque, è quello di ristabilire la funzionalità masticatoria ed estetica della dentatura del paziente.
In linea generale, ecco le fasi di inserimento degli impianti dentali sono:
- Visita di controllo, completa di esami radiologici come la panoramica dentale e la scansione 3D del cavo orale. Serve a stabilire le condizioni di partenza del paziente, controllare la condizione dell’osso e verificare la fattibilità del trattamento.
- Inserimento delle viti in titanio, che avviene tramite un intervento chirurgico e applicazione dei punti di sutura.
- Rimozione dei punti di sutura, circa dieci giorni dopo l’intervento.
- Monitoraggio del processo di osteointegrazione. Nei mesi successivi, l’impianto deve integrarsi perfettamente all’osso dell’arcata. Questo processo dipende molto dalle caratteristiche del paziente: potrebbero essere necessari anche 4 o 5 mesi. Al termine di questo processo, l’impianto dentale viene scoperto e viene applicata una vite di guarigione.
- Realizzazione e applicazione della protesi artificiale definitiva, che verrà avvitata stabilmente sull’impianto.
Come viene fatto un impianto dentale?
Il trattamento consiste nell’inserimento chirurgico degli impianti dentali all’interno dell’osso: radici artificiali in titanio, un materiale altamente biocompatibile e poco soggetto a possibili fenomeni di rigetto. Queste radici, infatti, dovranno integrarsi mediante un fenomeno chiamato osteointegrazione. Una volta realizzato questo processo biologico, sarà possibile inserire una protesi fissa. A seconda che gli impianti vengano fatti sull’arcata superiore o inferiore, le viti andranno inserite rispettivamente nell’osso della mascella o in quello della mandibola.
Gli impianti dentali sono costituiti dai tre elementi: la vite endossea, l’abutment e la protesi dentaria. La vite endossea avrà il compito di sostituire la radice assente. L’abutment dovrà raccordare la vite con la protesi dentaria o la capsula. Infine, la protesi vera e propria andrà a sostituire i denti mancanti, ristabilendo la funzione masticatoria e quella estetica.
Grazie agli impianti dentali, il paziente potrà recuperare la funzionalità dentale, tornando a masticare e a sorridere come se avesse i suoi denti naturali. Quando si parla di come funzionano gli impianti dentali occorre però anche ricordare che le caratteristiche di questi ultimi cambieranno a seconda che il dente mancante sia uno o se invece occorra rimpiazzare più denti. Nel primo caso, si potrà usare una singola protesi o un ponte dentale, altrimenti occorrerà stabilire più punti di fissaggio per le viti endossee e creare più impianti dentali.
Cosa non fare dopo l’impianto dentale?
Dopo aver visto come funzionano gli impianti dentali, vediamo insieme alcune precauzioni che il paziente deve tenere bene a mente per evitare che gli impianti dentali diano problemi, dunque per ottenere un risultato il più possibile duraturo nel tempo.
Non fumare
La prima raccomandazione è quella di non fumare: dal momento che la nicotina interferisce con la circolazione sanguigna, fumare potrebbe portare a ridurre l’afflusso all’osso della mandibola o alla mascella, impedendo la normale funzionalità del processo di osteointegrazione.
Quindi, fumare dopo che l’odontoiatra ha effettuato uno o più impianti dentali aumenta la possibilità di rigetto degli impianti, riducendone il successo e allungando anche notevolmente i tempi di guarigione.
Cosa mangiare dopo impianto dentale?
Per quanto riguarda l’alimentazione, spesso chi si è sottoposto ad impianti dentali deve sapere che solo per le prime 36 ore è consigliabile assumere cibi liquidi e freddi, mentre successivamente si può mangiare senza problemi.
Per le settimane successive, tuttavia, è meglio evitare cibi troppo caldi, freddi, acidi o zuccherati.
Attività fisica
Altre precauzioni riguardano l’attività fisica: a seconda del tipo di intervento che è stato eseguito, subito dopo gli impianti dentali occorre riposo assoluto durante i primi giorni. Dopo 4 o 5 giorni dall’intervento, invece, è possibile riprendere una moderata attività fisica.
Igiene orale
Infine, una particolare attenzione dev’essere posta dal paziente portatore di impianti dentali all’igiene orale: subito dopo un intervento bisogna lavare i denti molto delicatamente, evitando per qualche giorno la zona degli impianti e usando un collutorio a base di clorexidina per disinfettare la bocca.