Sono numerosi gli eventi che possono interferire con il processo eruttivo di un dente del giudizio, determinandone quindi l’inclusione.
Chiariamo innanzitutto cosa si intende con l’espressione “inclusione dentaria”. Si tratta dell’assenza di uno o più elementi dentari nelle arcate. Questa condizione viene definita disodontiasi e, per quanto riguarda i denti del giudizio (chiamati anche ottavi o terzi molari), è molto frequente. I terzi molari, infatti, sono i denti che più spesso vanno incontro ad inclusione.
Cause del dente del giudizio incluso
È possibile che un dente non spunti in seguito a traumi, malposizioni di altri elementi dentari, patologie orali specifiche (come le cisti) o sindromi malformative genetiche. Anche estrazioni precoci o carie degli elementi decidui (i denti da latte) possono avere un ruolo nell’inclusione dei denti permanenti.
Tuttavia, il motivo principale per cui i denti del giudizio possono rimanere inclusi è legato sostanzialmente alla mancanza di spazio necessario alla loro eruzione.
Questa circostanza, correlata alla riduzione delle dimensioni delle ossa mascellari originatasi nel corso dell’evoluzione, può comportare l’impossibilità di fuoriuscita di questi denti oppure una deviazione del loro percorso eruttivo (e in questo caso il dente spunterà in maniera parziale o in una posizione anomala).
Come capire se il dente è incluso?
Il dente del giudizio incluso può assumere diverse posizioni. Anche con una semplice ortopantomografia delle arcate dentarie, detta comunemente panoramica, è possibile comprendere come sia posizionato il dente ed agire di conseguenza.
In alcuni casi, soprattutto se dalla panoramica non è possibile valutare correttamente i rapporti che il dente ha con strutture anatomiche vicine (come il nervo alveolare inferiore o il seno mascellare), il tuo dentista molto scrupoloso potrà consigliarti di sottoporti a una tomografia computerizzata, abbreviata con l’acronimo TC, che consentirà un’analisi più approfondita e precisa della tua situazione.
Come appare un dente del giudizio incluso?
Nelle immagini radiografiche il dente incluso può presentarsi e quindi essere classificato in diversi modi.
Solitamente il medico odontoiatra valuta la posizione rispetto al secondo molare, che ovviamente si trova davanti al dente del giudizio.
Il terzo molare può risultare:
- Mesio-inclinato, quindi con la corona (ossia la parte che dovrebbe erompere in arcata) rivolta verso il secondo molare;
- Orizzontalizzato e quindi completamente “sdraiato”;
- Disto-inclinato con le radici rivolte verso il secondo molare e la corona in direzione opposta;
- Inverso, ossia con le radici verso l’alto e la corona verso il basso (è una condizione estremamente rara).
L’odontoiatra valuta anche la posizione del dente rispetto all’osso che lo contiene.
Anche la profondità di inclusione riveste un ruolo fondamentale nell’analisi della situazione. Un dente situato molto in profondità nell’osso sarà più difficile da raggiungere. Questo può in qualche modo “complicare” l’estrazione.
Tutti questi parametri permettono al dentista o al chirurgo orale di valutare la migliore strategia da adottare.
Oltre a questi criteri di giudizio l’odontoiatra, tramite una semplice ma accurata visita, deve anche considerare le condizioni in cui si trova la tua bocca, per valutare la presenza di infiammazione o placca batterica che possono causare alcuni problemi – primo fra tutti la carie – anche ai denti vicini.
E per risolvere il problema?
I denti del giudizio si possono tenere solo se l’arcata è pronta ad accoglierli, spuntano dritti e non danno problemi né nella masticazione né durante le manovre di igiene orale. In tutte le altre situazioni (che rappresentano però il 99% dei casi) il trattamento consigliato e più frequente è l’estrazione.
➡️ Scopri tutto sull’estrazione dei denti del giudizio!
Devi sapere che i denti del giudizio non sono più necessari per la masticazione. Oggigiorno, infatti, siamo abituati a mangiare cibi più morbidi e cotti e quindi denti robusti come gli ottavi non sono più indispensabili. Pertanto, la loro avulsione non rappresenta un problema sotto questo aspetto.
In alcuni casi, soprattutto ai giovani tra i 16 e i 18 anni, il dentista può consigliare una germectomia. Questa tecnica consiste nell’asportazione dei germi degli ottavi, ossia terzi molari che non hanno ancora formato completamente le loro radici. È indicato eseguire la germectomia qualora si evidenzi – tramite panoramica o TC – uno spazio insufficiente per il corretto sviluppo dei denti del giudizio.
L’intervento consente, tra l’altro, di avere meno disagi post-operatori e quindi meno gonfiore o dolore.
Se hai dei dubbi o dei sintomi, rivolgiti subito al tuo dentista: è sempre bene intervenire subito!