Il tartaro è un deposito che si accumula intorno ai denti, composto principalmente da minerali come calcio, fosforo e iodio. Si riconosce facilmente per la sua colorazione giallastra, anche se può variare dal bianco al grigio, soprattutto a causa di sostanze che lo rendono più scuro, come il fumo di sigaretta.
Il tartaro inizia a formarsi quando residui di cibo, saliva e batteri presenti nella bocca si combinano, creando una pellicola sottile e semitrasparente chiamata placca batterica. Se non viene rimossa con una corretta igiene orale, la placca si indurisce nel tempo attraverso un processo di mineralizzazione, diventando, appunto, tartaro.
Esistono due tipi di tartaro, a seconda della zona in cui si deposita:
- Tartaro sopragengivale: si accumula sulla superficie esterna dei denti.
- Tartaro sottogengivale: si forma sotto il solco gengivale, cioè negli spazi tra le gengive e i denti, causando infiammazioni, dolore e sanguinamento.
Eliminare il tartaro con rimedi fai-da-te è possibile?
La risposta è no: tentare di rimuovere il tartaro da soli è inefficace e, talvolta, può essere anche pericoloso.
Tra i diversi metodi consigliati online, troviamo una tecnica che prevede il lavaggio con spazzolino, bicarbonato di sodio e sale grosso, seguito da un risciacquo con acqua tiepida. Alcuni, invece, consigliano uno scrub naturale, utilizzando composti di frutta e semi di sesamo per trattare le macchie scure. Altri ancora raccomandano di utilizzare uno scovolino da denti per scollare il tartaro dalla superficie dentale.
È importante ribadire che, nonostante esistano testimonianze online a favore di questi trattamenti casalinghi, la loro efficacia contro il tartaro non è scientificamente dimostrata. Anzi, i rimedi fai-da-te possono essere pericolosi, in quanto possono danneggiare lo smalto dentale. Inoltre, rischiano di provocare lesioni a gengive, guance, labbra e palato, aumentando la probabilità di sviluppare infezioni e altre problematiche a carico del cavo orale.
In sintesi: il tartaro è un deposito calcificato che aderisce saldamente ai denti e non è possibile eliminarlo da soli con rimedi fai-da-te. L’unico modo sicuro ed efficace per rimuovere il tartaro è rivolgersi al dentista per una pulizia professionale.
Tartaro ai denti: come rimuoverlo?
Come detto, l’unico modo per rimuovere il tartaro è rivolgersi a un dentista.
Oggi è possibile farlo in modo rapido, indolore e sicuro grazie a strumenti specifici utilizzati dai dentisti e dagli igienisti dentali. La procedura, chiamata detartrasi o ablazione del tartaro, è efficace non solo contro il tartaro che si accumula sulla superficie dei denti, ma anche per i depositi che si formano sotto le gengive.
Solitamente si utilizza un apparecchio chiamato ablatore: un dispositivo che ha una punta metallica che vibra grazie agli ultrasuoni, frantumando i depositi di tartaro. Oltre all’ablatore, vengono impiegati anche strumenti manuali per rimuovere il tartaro come scaler e curette.
La detartrasi si conclude con l’asportazione dei residui e l’applicazione di una pasta lucidante al fluoro, che aiuta a proteggere i denti e a mantenerli lisci e lucidi.
L’ablazione del tartaro migliora l’aspetto dei denti e contribuisce anche a prevenire problemi come carie e gengiviti. Per questo motivo, è consigliato sottoporsi a una visita di controllo dal dentista e a una seduta di igiene professionale almeno una volta ogni sei mesi.