La pulpite è un processo infiammatorio piuttosto doloroso che interessa una delle parti più profonde e ricche di terminazione nervose del dente: la polpa dentale. Le cause che possono condurre ad una pulpite sono numerose e attraversano, in maniera trasversale, cause anatomiche o legate a scorrette abitudini igieniche. Qualunque sia la causa in grado di scatenarla, di sicuro la pulpite si caratterizza per un dolore acuto e insopportabile, proprio perché il processo infiammatorio colpisce una parte molto viva del dente. Ecco per quale ragione chi viene colpito da questa infiammazione si chiede subito come alleviare il dolore da pulpite.
Prima di capire come intervenire, però, cerchiamo di indagare in modo più approfondito le cause che possono portare a sviluppare la pulpite, i sintomi più comuni che possono indicarne la presenza e, soprattutto, come è possibile intervenire per alleviare il dolore da pulpite.
Come si riconosce una pulpite
Abbiamo detto, dunque, che la pulpite è un processo infiammatorio che interessa la polpa dentale, una parte estremamente profonda del dente, tanto che potremmo definirla, in un certo senso, “il cuore” del dente stesso. La polpa dentale, infatti, è fortemente irrorata e attraversata da piccoli vasi sanguigni, venuzze e terminazioni nervose indispensabili per portare ossigeno al dente. Questa sua formazione le conferisce una consistenza piuttosto soffice e assolutamente non calcificata: la polpa dentale si distingue tra polpa camerale (la porzione contenuta all’interno della corona dentale) e polpa radicolare (parte della polpa che si estende nel canale radicolare, ricca di terminazioni nervose).
Questa complessa composizione fa sì che la polpa dentale, una volta infiammata, sia fonte di forte dolore tanto che, chi lo sperimenta, per prima cosa si chiede come alleviare il dolore da pulpite. Affinché si sia certi che si tratti di pulpite, però, si rende necessaria una visita dentistica accurata perché solo l’odontoiatra saprà capire se si tratta davvero di pulpite, scovarne le cause e trovare la cura più adatta.
Ma come si riconosce una pulpite? Quali sono i suoi sintomi caratteristici? E come alleviare il dolore da pulpite? Innanzitutto, le cause primarie che possono condurre ad una pulpite sono molteplici. Tra quelle più ricorrenti troviamo senz’altro le carie profonde, il bruxismo, la malocclusione dentale, i traumi dentali, ma anche alcune procedure dentali particolarmente invasive.
La polpa dentale, infatti, si infiamma quando si creano le condizioni ideali affinché i batteri la raggiungano innescando il processo infiammatorio che causa tanto dolore. Anche una parodontite può essere causa di una pulpite, perché l’infiammazione della gengiva può coinvolgere l’intero dente e infiammarne la parte più profonda. Ecco allora che, per alleviare il dolore da pulpite, occorre prima di tutto individuarne la causa in modo da poter intervenire in modo mirato. Pertanto, se si accusa un forte ed improvviso dolore ad un dente, è bene non aspettare oltre e recarsi il prima possibile dal proprio dentista di fiducia, per evitare che il processo infiammatorio possa degenerare.
La pulpite, infatti, annovera tra i suoi principali sintomi il dolore dentale, ma a volte può anche essere asintomatica. Tuttavia, è proprio il dolore, acuto e lancinante, continuo o intermittente, a far scattare il campanello d’allarme. Spesso il dolore causato da pulpite si accentua anche durante la masticazione o quando si beve e si mangia qualcosa di freddo, caldo o particolarmente zuccherato.
Come alleviare dunque il dolore da pulpite? Sicuramente recandosi tempestivamente dal proprio dentista.
Quanto dura il dolore della pulpite
Chi ha sperimentato il dolore causato da una pulpite, oltre a chiedersi come alleviarlo, si chiede anche quanto possa durare. In realtà, esistono due diverse tipologie di pulpite, classificate in base al grado di infiammazione della polpa dentale e, di conseguenza, alla lesione pulpare.
Solitamente si distingue tra pulpite reversibile e pulpite irreversibile.
Nel caso della pulpite reversibile, il dolore scompare non appena viene rimossa la causa dell’infiammazione pulpare. È essenziale, quindi, recarsi tempestivamente dal proprio dentista. In questo caso, per alleviare il dolore da pulpite basta agire sulla causa che l’ha scatenata perché si tratta di un processo infiammatorio di natura moderata, potenzialmente trattabile e guaribile. Non appena viene rimossa la causa, cessa il dolore da pulpite e non si hanno più problemi, neanche quando il dente viene sottoposto a stimoli quali masticazione o cibi freddi.
Nel caso invece della pulpite irreversibile, il discorso è più complesso. Se la pulpite non viene curata tempestivamente, infatti, può evolvere in necrosi della polpa dentale che, a sua volta, può causare la formazione di cisti, granulomi o ascessi dentali. Si tratta di condizioni molto dolorose e di difficile risoluzione. Nel caso della pulpite irreversibile, non è possibile alleviare il dolore da pulpite senza andare ad intervenire sulla parte più profonda del dente attraverso una devitalizzazione o, nei casi più estremi, ricorrendo all’estrazione del dente.
Dolore pulpite acuta: cosa fare
Come alleviare il dolore da pulpite, nel caso di un’infiammazione acuta? Fermo restando che nessuna cura può sostituire una visita dentistica tempestiva ed accurata, al fine di evitare conseguenze più gravi, come una pulpite irreversibile, si può ricorrere ad alcune cure.
Il primo rimedio per alleviare il dolore da pulpite è quello di ricorrere a farmaci analgesici a base di paracetamolo o altri farmaci FANS, utili solo in caso di dolore di entità lieve o moderata. In caso di dolore molto forte e insopportabile, invece, il medico potrebbe prescrivere farmaci oppiacei o a base di codeina, da prendere però con tutte le precauzioni del caso.
Va detto anche che non è possibile alleviare il dolore da pulpite senza intervenire per rimuoverne la causa. Il dentista, dunque, avrà il compito di capire qual è la causa scatenante della pulpite ed intervenire. Se si tratta di una pulpite causata da una carie di lieve o media gravità, si potrà agire rimuovendo la carie e sigillando il dente. Nel caso di pulpite da carie o trauma profondi, potrebbe rendersi necessaria l’asportazione parziale o totale della polpa dentale. Questo tipo di operazione, da eseguire sotto anestesia, prende il nome di devitalizzazione.
Nei casi più estremi, in cui la polpa è andata in necrosi e non è possibile salvare il dente neanche tramite devitalizzazione, allora non resta che ricorrere alla terapia estrattiva.