La chirurgia ortognatica si occupa di risolvere casi di disarmonia facciale, spostando la mandibola o le ossa mascellari in una posizione più funzionale.
Si tratta di una tecnica che combina:
- Ortodonzia: per risolvere problemi di allineamento dentale.
- Chirurgia maxillo-facciale: per correggere e posizionare correttamente denti e struttura ossea.
Grazie alla combinazione sinergica di questi trattamenti, la chirurgia ortognatica consente di ottenere risultati significativi e duraturi nel ripristino dell’armonia facciale e nel miglioramento delle funzioni masticatorie.
A cosa serve la chirurgia ortognatica?
È un intervento mirato a correggere le malocclusioni dento-scheletriche: i disturbi nello sviluppo delle ossa del viso (mento e mascella) che possono compromettere l’armonia del volto.
Può essere indicato per persone con alterazioni mandibolari o mascellari, che causano problemi funzionali ed estetici non trattabili solo con l’ortodonzia.
Quali sono i disturbi che possono essere corretti con la chirurgia ortognatica?
La chirurgia ortognatica permette di correggere le anomalie morso e le alterazioni facciali, fornendo una soluzione completa per ripristinare posizione e forma delle ossa del terzo inferiore del viso.
In questo senso, la chirurgia ortognatica è in grado di correggere una serie di disturbi facciali, tra cui:
- Mento retruso o sfuggente: un inestetismo del profilo caratterizzato da mascella e mandibola non allineate.
- Progenismo: quando la mandibola è più sporgente rispetto alla ossa mascellari.
- Morso aperto: una malocclusione dentale in cui non vi è contatto tra i denti, impedendo una corretta chiusura della bocca.
- Sorriso gengivale: quando viene esposta una maggiore quantità di gengiva a causa della lunghezza eccessiva della mascella superiore.
- Asimmetria facciale: alcuni elementi del volto presentano irregolarità.
Come si svolge l’intervento?
L’intervento di chirurgia ortognatica può avere una durata variabile: solitamente da due a quattro ore. Si svolge in anestesia generale e consiste nel ri-posizionamento delle ossa mascellari, che vengono successivamente fissate, nella loro nuova sede, attraverso placche e viti in titanio.
In alcuni casi, può essere necessario un trattamento di ortodonzia pre-chirurgica, con l’obiettivo di spostare i denti in una nuova posizione, prima dell’intervento chirurgico. Questo processo ha una durata compresa tra i 6 ei 18 mesi.
Al termine dell’operazione, il paziente dovrà sottoporsi a visite regolari con il chirurgo e l’ortodontista per seguire l’evoluzione dell’occlusione e assicurarsi che il risultato raggiunto sia stabile e soddisfacente. Solitamente, dopo l’intervento può essere necessario anche un trattamento ortodontico post-operatorio, con l’obiettivo di mantenere i denti nella nuova posizione.