Innanzitutto, cos’è un ascesso? Un ascesso altro non è che una raccolta di materiale purulento. Il pus, di colore giallo-biancastro, contiene al suo interno batteri, detriti cellulari, plasma e leucociti (noti più comunemente con il nome di globuli bianchi, che sono quelle cellule che si occupano della difesa del nostro organismo in caso di infezione).
Cosa può causare un ascesso?
Nella maggior parte dei casi, un ascesso è provocato dalla presenza di batteri. I microrganismi, infatti, se non vengono rimossi dai denti con lo spazzolamento possono – come di certo già saprai – causare alcune patologie, in primis la carie.
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Se lasciati liberi di agire indisturbati, i batteri cariogeni sono in grado di penetrare all’interno del dente provocando un’infezione che è alla base dell’ascesso. Anche una scheggiatura di un dente o una ferita a livello gengivale possono essere una via di facile penetrazione batterica: anche in questi casi, quindi, è possibile lo sviluppo di un ascesso.
Perché nei denti del giudizio gli ascessi sono frequenti?
I denti del giudizio, noti anche come terzi molari od ottavi, sono frequentemente colpiti da un quadro di tipo ascessuale.
Ma perché? È tutto dovuto sostanzialmente alla loro posizione. Questi denti, infatti, si trovano in fondo alle arcate dentarie: per questo motivo molto spesso è difficile riuscire a pulirli correttamente ed efficacemente usando spazzolino e dentifricio.
Spesso – anzi ormai sempre più di frequente – i denti del giudizio non trovano spazio per la loro eruzione. Nel corso dell’evoluzione, infatti, le dimensioni delle ossa mascellari (che sono quelle ossa che ospitano al loro interno i denti) si sono ridotte a causa delle modifiche occorse nella nostra alimentazione.
Mentre i nostri antenati ominidi si nutrivano di cibi duri e crudi, noi siamo ormai abituati ad alimenti morbidi e cotti.
Questo ha comportato una modifica della struttura delle nostre ossa, in cui i denti grandi come i terzi molari non trovano lo spazio necessario alla loro eruzione, posizionandosi spesso in maniera errata.
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Tutto ciò, ovviamente, si traduce in una maggiore difficoltà di pulizia, che abbiamo appena visto essere la principale causa che favorisce lo sviluppo e la proliferazione dei batteri.
Quali sintomi può dare un ascesso ai denti del giudizio?
Ora che abbiamo analizzato i motivi per cui un ascesso si forma a livello dei denti del giudizio, vediamo come può presentarsi.
Un ascesso al dente del giudizio può essere molto doloroso e fastidioso. Solitamente, poi, la zona colpita dall’ascesso si presenta gonfia e tumefatta e il gonfiore può estendersi anche ai linfonodi del collo.
Tutto ciò causa una difficoltà nei movimenti di apertura della bocca e questo può ovviamente ostacolare un eventuale trattamento. Sarà quindi necessario, in prima battuta, cercare di risolvere il quadro infettivo e infiammatorio.
Se hai un ascesso potresti anche notare la fuoriuscita spontanea di pus. In questo caso l’ascesso si è drenato spontaneamente e ciò solitamente può dare sollievo alla sintomatologia dolorosa.
La presenza di un ascesso e di pus può però causare una alitosi piuttosto intensa.
Nei casi più gravi, soprattutto se l’infezione si sta diffondendo, in seguito all’ascesso potrai anche osservare un aumento della temperatura, anche piuttosto elevato, accompagnato da malessere.
Come si cura un ascesso?
Trattandosi di una patologia causata da batteri, l’ascesso può (e deve) essere trattato con gli antibiotici.
L’assunzione di antibiotici, infatti, sarà in grado di ridurre l’infezione batterica contrastando l’azione nociva dei microrganismi.
Tra gli antibiotici più prescritti in questi casi c’è l’amoxicillina. Questa molecola, spesso combinata con l’acido clavulanico (o clavulanato), è una delle più efficaci in caso di ascesso e in pochi giorni è in grado di arginare l’infezione migliorando notevolmente la sintomatologia.
Dato che, come abbiamo visto, un ascesso dentale può essere molto doloroso, può essere utile assumere anche degli antidolorifici e antinfiammatori. I più indicati in questi casi sono il paracetamolo, il ketoprofene o l’ibuprofene. Cerca però di non abusare di questo genere di farmaci, dato che alla lunga possono causare degli effetti collaterali soprattutto a livello gastrointestinale.
Infine, un ascesso dentale può essere drenato. Per farlo il dentista, dopo aver effettuato un’anestesia locale assolutamente indolore, incide la raccolta purulenta. Fin da subito sentirai un notevole sollievo. Perché? Il fatto di incidere l’ascesso allenta la pressione sui tuoi tessuti: è questa, infatti, la principale causa di dolore.
Il dentista poi effettuerà dei lavaggi con della soluzione fisiologica, per detergere meglio la zona.
Non saranno necessari neanche dei punti di sutura: non bisogna infatti chiudere l’incisione utilizzata per drenare l’ascesso, perché questo può comportare una recidiva nel caso in cui i batteri non siano stati completamente eliminati.
In alcuni casi, poi, soprattutto se l’ascesso si ripresenta, il tuo dentista potrebbe optare per l’estrazione del dente del giudizio. Questi denti, infatti, ormai non sono più necessari per la masticazione e quindi non sentirai certo la loro mancanza!